Il Movimento Francescano Umbro

specchio di perfezione

specchio di perfezione

Lo Specchio di Perfezione fu pubblicato, per la prima volta nella sua integrità, da Paul Sabatier nel 1898 come "Leggenda antichissima di S. Francesco", e più tardi come "Memorie di frate Leone".
Nessuno, oggi, sostiene più che questa importantissima e pregevolissima raccolta di gesti, di fatti, di discorsi di Francesco sia opera individuale di frate Leone.

Alla datazione "sabatierana" del 1227 è stata sostituita, giustamente, quella del 1318, quale termine ultimo dell'ormai famosa redazione più ampia.
Non meno della "Leggenda antica perugina" - con la quale ha in comune 53 capitoli - è anch'essa una “compilazione” risultata da quelle sillogi, piccole o grandi, messe insieme tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento con testimonianze scritte e orali dei compagni di Francesco, dando così ragione delle ricorrenti pericopi “scrissero”, “fecero scrivere”, “riferirono”.

Per la scelta dei testi che trascrive, per il piano che utilizza nel metterli in opera e per qualche commento che inserisce, il compilatore si colloca - più decisamente di chi raccolse la "Leggenda antica perugina" - tra gli "Spirituali", anche se l'esame delle varianti che apporta alle testimonianze già note, lo mostrerebbe mosso più da sollecitazioni stilistico-esegetiche che da preoccupazioni polemiche.
La sua, nondimeno, è una testimonianza preziosissima su di un preciso momento storico attraversato dall'interpretazione dell'ideale francescano, nonché dell'immagine che del "fondatore" gli "Spirituali" si erano formata.

I riferimenti a certi stati d'animo di Francesco si fanno più espliciti e pressanti che nella "Leggenda antica", ma non ne modificano sostanzialmente l'immagine.


Indice:

  • Incomincia lo Specchio di perfezione
  1. Come il beato Francesco rispose ai ministri che non volevano essere obbligati a osservare la Regola che stava facendo


PARTE PRIMA

La povertà perfetta

  1. Come il beato Francesco dichiaro la volontà e intenzione ch'egli ebbe dal principio alla fine circa l'osservanza della povertà
  2. Come rispose al ministro che voleva tenere dei libri con il suo permesso; e come i ministri, a sua insaputa, fecero togliere dalla Regola il capitolo sulle proibizioni del Vangelo
  3. Del novizio che voleva avere un salterio con il consenso del Santo
  4. Povertà circa i libri, i letti, gli edifici e gli utensili
  5. Come fece uscire tutti i frati da un'abitazione che era detta casa dei frati
  6. Come volle abbattere una casa che il popolo di Assisi aveva costruito presso Santa Maria della Porziuncola
  7. Come rimproverò il suo vicario perché faceva edificare alla Porziuncola una piccola casa, dove dire l'ufficio
  8. Perché non voleva il beato Francesco stare in una cella confortevole o che fosse detta sua
  9. Del modo di scegliere i luoghi nelle città e di edificarvi secondo l'intenzione del beato Francesco
  10. Come i frati, specie prelati e dotti, contrastarono il beato Francesco che voleva abitazioni e luoghi poveri
  11. Come reputava furto chiedere l'elemosina e usarne oltre il bisogno
  12. Come Cristo gli disse di non volere che i frati possedessero cosa alcuna ne in comune ne in privato
  13. Suo disprezzo del denaro e come punì un frate per questo
  14. Come evitare le vesti troppo delicate e abbondanti, e come nelle strettezze si deve usare pazienza
  15. Come non voleva soddisfare il proprio corpo in quelle cose di cui pensava che gli altri frati mancassero
  16. Come si vergognava se vedeva qualcuno più povero di lui
  17. Come indusse e ammaestrò i primi frati a recarsi a chiedere l'elemosina
  18. Come non voleva che i frati fossero ansiosi nel provvedere al domani
  19. Come rimproverò con la parola e l'esempio i fratelli che avevano imbandita ricca mensa nel giorno di Natale
  20. Come il cardinale di Ostia pianse e rimase edificato dalla povertà dei frati
  21. Come alcuni cavalieri ebbero il necessario elemosinando di porta in porta, secondo il consiglio del beato Francesco
  22. Come andò per elemosina prima di sedersi alla mensa del cardinale
  23. Del fratello che non pregava né lavorava, però mangiava gagliardamente
  24. Come uscì esultante incontro a un povero, che passava con le elemosine lodando Dio
  25. Come gli fu rivelato dal Signore che i frati dovevano chiamarsi «minori», e dovevano annunziare la pace e la salvezza


PARTE SECONDA

Della carità, compassione e condiscendenza verso il prossimo

  1. Sua tenerezza verso un fratello che moriva di fame, e come mangiò con lui e ammonì i fratelli a usare discrezione nella penitenza
  2. Come condiscese a un frate malato, mangiando uva con lui
  3. Come spogliò sé e il compagno per vestire una povera vecchia
  4. Come stimava furto non dare il mantello a chi ne aveva più bisogno
  5. A che patto diede un mantello nuovo a un povero
  6. Come un povero, per un'elemosina del beato Francesco cessò dall'odiare e ingiuriare il suo padrone
  7. Come mandò il suo mantello a una povera donna che soffriva d'occhi come lui
  8. Come diede una tonaca ai frati, che gliela chiedevano per amore di Dio
  9. Come volle dare di nascosto a un povero una pezza di panno
  10. Come disse a frate Egidio di dare il mantello a un povero
  11. Della penitenza che inflisse a un fratello che aveva giudicato male un povero
  12. Come fece dare un Nuovo Testamento a una donna povera, madre di due frati


PARTE TERZA

Della perfetta umiltà e obbedienza in lui e nei frati

  1. Come si dimise dal superiorato e nominò ministro generale frate Pietro di Cattanio
  2. Come rinunciò anche ai suoi compagni, non volendo avere un compagno speciale
  3. Come rinunciò alla guida dell'Ordine a causa dei cattivi superiori
  4. Come umilmente procurava della carne per i frati malati e li ammoniva ad essere umili e pazienti
  5. Dell'umile risposta data dai beati Francesco e Domenico, quando furono entrambi interrogati dal cardinale se volevano che i loro frati fossero prelati della Chiesa
  6. Come volle, per fondarli nell'umiltà, che i suoi frati servissero i lebbrosi
  7. Come voleva si attribuisse a Dio soltanto onore e gloria per tutte le buone parole e opere sue
  8. Come volle, fino alla morte, avere come guardiano uno dei suoi compagni, e vivere subordinato
  9. Del perfetto modo di obbedire da lui insegnato
  10. Come paragonava il perfetto obbediente a un cadavere
  11. Come è pericoloso sia dare ordini in maniera precipitosa, sia non obbedire al comando
  12. Come rispose ai frati che volevano persuaderlo a chiedere il privilegio per poter predicare liberamente
  13. Come si riconciliavano i frati di quel tempo, quando uno avesse rattristato l'altro
  14. Come Cristo si lamentò con frate Leone, compagno di san Francesco, dell'ingratitudine e dell'orgoglio dei frati
  15. Come umilmente e sinceramente rispose a un dottore dell'Ordine dei Predicatori, che lo interrogava su un passo della Scrittura
  16. Della umiltà e pace che i frati devono avere con gli ecclesiastici
  17. Come acquistò umilmente la chiesa di Santa Maria degli Angeli dall'abate di San Benedetto in Assisi, e volle che i frati vi abitino sempre e vivano in umiltà
  18. Dell'umile riverenza che mostrava verso le chiese, scopandole e ripulendole
  19. Del contadino che lo trovò mentre scopava una chiesa e come, convertitosi, entrò nell'Ordine e fu un santo frate
  20. Come punì se stesso, mangiando nella scodella di un lebbroso perché gli aveva fatto vergogna
  21. Come mise in fuga i demoni con parole di umiltà
  22. Della visione contemplata da frate Pacifico in cui udì che il trono di Lucifero era riservato all'umile Francesco
  23. Come si fece trascinare nudo, con la corda al collo, davanti al popolo
  24. Come voleva che fosse noto a tutti quando il suo corpo riceveva dei trattamenti speciali
  25. Come si accusò immediatamente della vanità provata nel fare un'elemosina
  26. Come descrisse in se stesso lo stato di perfetta umiltà
  27. Come volle andare umilmente in terre lontane, come vi aveva mandato altri frati, e come insegnò loro ad andare per il mondo con umiltà e devozione
  28. Come insegnò ad alcuni frati a conquistare le anime di certi briganti con l'amore e l'umiltà
  29. Come, fustigato dai demoni, capì che era più gradito a Dio ch'egli abitasse in luoghi poveri ed umili, anziché con i cardinali
  30. Come rimproverò i frati che volevano seguire la via della loro sapienza e scienza, e predisse loro la riforma dell'Ordine e il ritorno allo stato primitivo
  31. Come previde e predisse che la scienza sarebbe stata occasione di rovina dell'Ordine, e come proibì a uno dei compagni di darsi allo studio della predicazione
  32. Come quelli che entreranno nell'Ordine nel tempo della tribolazione futura saranno benedetti, e coloro che saranno sottoposti alla prova saranno migliori di chi li ha preceduti
  33. Come rispose a un compagno che gli domandava perché non reprimesse gli abusi che avvenivano nell'Ordine ai suoi tempi

71 a. Frate Leone, compagno e confessore di san Francesco scrisse a frate Corrado da Offida le parole che seguono, dicendo di averle raccolte dalla bocca di Francesco. Parole che lo stesso Corrado riferì presso San Damiano, vicino alla città di Assisi

  1. Come dalle preghiere e le lacrime degli umili semplici fratelli sono convenite quelle anime che sembrano convenirsi per la scienza e predicazione degli altri
  2. Come voleva e insegnava che prelati e predicatori devono esercitarsi nell'orazione e nelle opere di umiltà
  3. Come indicò ai frati, umiliandosi, il modo di conoscere quando egli era servo di Dio e quando no
  4. Come volle che tutti i frati si dedicassero talora a lavori manuali



PARTE QUARTA

Zelo del Santo per l'osservanza della Regola
e per la perfezione dell'Ordine tutto

  1. Come lodava l'osservanza della Regola, e voleva che i frati la conoscessero e ne parlassero, e morissero tenendola in mano
  2. Di un santo fratello laico, martirizzato mentre teneva la Regola tra le mani
  3. Come volle che l'Ordine fosse sempre sotto la protezione e disciplina della Chiesa romana
  4. I quattro privilegi che Dio donò all'Ordine e che annunziò al beato Francesco
  5. Delle qualità che riteneva necessario al ministro generale e ai suoi compagni
  6. Come gli parlò il Signore, quando era profondamente afflitto a causa dei frati che si allontanavano dall'ideale di perfezione
  7. Del singolare zelo che ebbe per il luogo di Santa Maria della Porziuncola e delle prescrizioni che vi dettò contro le parole oziose
  8. Come esortò i frati a non abbandonare mai quel luogo
  9. Prerogative concesse dal Signore al luogo di Santa Maria degli Angeli

 


PARTE QUINTA

Zelo di San Francesco per la perfezione dei frati

  1. Come descrisse loro il frate perfetto
  2. Come descrisse gli occhi impudichi, per incitare i frati alla castità
  3. Delle tre raccomandazioni lasciate ai frati per conservare la loro perfezione
  4. Dell'amore che mostrò ai frati, vicino a morte, dando a ciascuno un pezzo di pane, come fece Cristo
  5. Come temeva che i frati avessero a patire disagio per le sue malattie
  6. Come esortò le sorelle di santa Chiara

 


PARTE SESTA

Dell'incessante fervore di amore e compassione per le sofferenze di Cristo

  1. Come non si preoccupava delle proprie malattie per amore alla passione di Cristo
  2. Come fu trovato che andava piangendo ad alta voce la passione di Cristo
  3. Come la gioia che talora dimostrava esternamente, si cambiava in lacrime e compassione per Cristo

 


PARTE SETTIMA

Del suo zelo nell'orazione, nell'ufficio divino,
e nel conservare la letizia spirituale in se stesso e negli altri

  1. Dell'orazione e dell'ufficio divino
  2. Come amò sempre in se stesso e negli altri la letizia spirituale intima ed esterna
  3. Come rimproverò un frate dall'aria triste
  4. Come insegnava ai frati a soddisfare le necessità del corpo in funzione della preghiera

 


PARTE OTTAVA

Di alcune tentazioni che il Signore permise egli subisse

  1. Come il demonio entrò nel guanciale che il Santo teneva sotto la testa
  2. Della gravissima tentazione che soffrì per oltre due anni
  3. Della tentazione inflittagli per mezzo dei topi e della quale il Signore lo consolò, dandogli la certezza del suo regno




PARTE NONA

Dello spirito di profezia

  1. Come predisse che si farebbe la pace tra il vescovo e il podestà di Assisi, in virtù delle Lodi delle creature che aveva composto e fece cantare dai suoi compagni davanti a loro
  2. Come previde la sorte di un frate, che non voleva confessarsi, col pretesto di osservare il silenzio
  3. Di uno che piangeva davanti a Francesco per essere accolto nell'Ordine
  4. Della vigna di un sacerdote, che era stata spogliata delle uve a causa di Francesco
  5. Dei cavalieri di Perugia che impedivano la sua predicazione
  6. Come previde la tentazione intima di un frate
  7. Delle predizioni che fece intorno a frate Bernardo, e come tutte si realizzarono come aveva detto
  8. Come, vicino alla morte, mandò a dire a Chiara che lo avrebbe veduto; e ciò si compì dopo la sua morte
  9. Come predisse che il suo corpo sarebbe onorato dopo la morte

 


PARTE DECIMA

Come la divina provvidenza lo aiutò nelle necessità esteriori

  1. Come il Signore provvide ai frati che sedevano a povera mensa con il medico
  2. Del pesce che desiderava durante la sua malattia
  3. Del cibo e del panno che, presso a morire, egli desiderava

 


PARTE UNDICESIMA

Del suo amore alle creature e delle creature per lui

  1. Dell'amore straordinario che ebbe per gli uccelli chiamati allodole cappellacce, perché raffigurano il buon religioso
  2. Come voleva persuadere l'imperatore a emanare un editto decretante che, nel Natale del Signore, gli uomini provvedessero generosamente agli uccelli, al bue e all'asino, e ai poveri
  3. Del suo amore al fuoco, e come il fuoco gli obbedì quando ebbe a subire un cauterio
  4. Come non volle spegnere ne permettere fosse spento il fuoco che gli bruciava le brache
  5. Come non volle più portare una pelle, che non aveva lasciata bruciare
  6. Del suo singolare amore per l'acqua, le pietre, gli alberi e i fiori
  7. Come lodava il sole e il fuoco su tutte le altre creature
  8. Questa è la lode che compose quando il Signore lo fece certo del suo regno

 


PARTE DODICESIMA

Della sua fine e della gioia che mostrò
quando fu certo di essere vicino alla morte

  1. Come rispose a frate Elia che gli rimproverava tanta gioia
  2. Come indusse il medico a dirgli quanto gli restava da vivere
  3. Come, appena ebbe sentito che la morte era imminente, si fece cantare le Lodi da lui composte
  4. Come benedisse la città di Assisi mentre lo trasportavano a Santa Maria a morire