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Fantasie erotiche: sono un peccato secondo la Chiesa?

 

In questa sezione del blog cercheremo di fare chiarezza su qualla che è una domanda che spesso sentiamo porre: le fantasie erotiche sono un peccato secondo la Chiesa? La sessualità nella religione è trattata in modi diversi, da alcune accettata ed integrata, da altre separata e quasi in antagonismo con la stessa fede. La chiesa cattolica sull'argomento sessualità (lasciando per ora da parte le fantasie erotiche a cui ci ricollegheremo fra poco) è molto chiara. Avere rapporti con il proprio marito o moglie non è peccato, anzi, quando è un gesto d’amore e finalizzato alla procreazione è un omaggio al Signore. Ma deve essere un atto compiuto nel massimo rispetto reciproco e non può essere ridotto nel tempo a una routine di piacere e basta. Quando tra due persone scocca la scintilla, è pulsione normalissima cercare di esplorare ogni possibile campo di incontro, e l’atto sessuale, il dimostrarsi desiderio, anche con particolari gesti ed intimità ne fa parte.

Però l’amore è un grande dono del Padre, è puro e pulito come lui, in tutta la sua semplicità, si deve evitare ogni gesto ed ogni pensiero che rischi di sporcare questa sua purezza. Non si deve inquinare l’amore con pensieri parole ed opere che lo abbassino ad un rango diverso da quello definito da Dio, ossia destinato a dar vita, destinato alla vita, e non un gioco fantastico tra due persone, non può essere contaminato dalla fantasia del piacere fine a se stesso. Luoghi di incontro facili, foto pornografiche, film erotici, rapporti al telefono erotico, sesso al telefono, tutte situazioni che concorrono ad inquinare il concetto divino di un amore che può essere solo pulito e rispettoso.

Come viene visto oggi fantasticare situazioni erotiche

Nel tempo, dal medioevo ad oggi, molte cose sono evolute. La condanna di comportamenti diversi da quello sopra descritto nell’ambito del matrimonio non è più così roboante e categorica, rogo e lapidazione sono in disuso, ma il concetto rimane lo stesso. Dio è buono e misericordioso, non è un mastino in divisa da poliziotto che è sempre di vedetta pronto a colpevolizzarci quando sbagliamo. Ha anche istituito la confessione per riparare a quello che sappiamo sbagliato, ma sicuramente non può avallare la situazione attuale, di enorme libertinaggio, dove i rapporti sessuali hanno perso il loro valore originario essendo stati noi bombardati da TV spazzatura, da riviste patinate e da tutti gli alti sistemi di comunicazione verso il concetto che nudo, trasgressione, fantasie erotiche non sono poi un peccato. Ma non è così, la chiesa ancora le condanna.

Le fantasie sessuali hanno assunto un ruolo predominante nella vita degli individui, sposati e non. Siamo cresciuti in questa dimensione del “tutto è possibile e a portata di mano”. Ma perché le fantasie sessuali adesso sono così dichiaratamente cresciute e sbandierate, senza tema alcuno del giudizio degli altri? Una delle cause potrebbe essere rilevata nelle nevrosi dovute al tipo di vita che conduciamo, alle angosce che ci creano e ai momenti difficili che ci portano a voler evadere. Fantasticare sul sesso è una delle cose più facili. Aiuta a scaricare le tensioni. Ci sono anche tutti i matrimoni tenuti in piedi solo per comodo, la crescita delle famiglie create fuori dal matrimonio, le famiglie negate nel divorzio, la diminuzione dei matrimoni per la convivenza o addirittura il restare single.

Fantasticare su situazioni erotiche, in ciascuna di queste condizioni, è diventato quasi la scappatoia per chi non prova più amore per il partner, pur restando sposato. E’ una pratica usuale in chi ha una convivenza aperta, non vincolata dal matrimonio. E’ una necessità per chi dal matrimonio è uscito e non trova qualcuno con cui rivivere questa sacralità. E’ fondamentale per chi sta da solo e vuole restarci. Masturbarsi fantasticando su scenari sessuali che si pensa siano estremamente coinvolgenti e che possano dare il piacere fisico è ritenuto quasi l’alternativa necessaria per la propria condizione. Ma non è così, la Chiesa non accetta tutto questo. Poi gli studiosi possono anche dire che le fantasie erotiche possono essere anche normali reazioni a momenti particolari e non sono dannose alla morale. L’idea di un’altra persona diversa dalla propria moglie o marito, immaginare atti non aperti al procreare, sono peccato, anche se solo immaginati, perché distolgono l’uomo o la donna dall’insegnamento dei Vangeli.